Mutui per militari: migliori offerte, guida

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In questo articolo vi parlerò di un particolare tipo di mutuo rivolto ai militari e alle forze dell’ordine che comprendono I Carabinieri, La Guardia di Finanza, L’Esercito e Marina Militare e la Polizia di Stato. Per via della tipologia del servizio, la sede di lavoro può cambiare di frequente anche indipendentemente dalla volontà del lavoratore; molto spesso queste persone sono soggette a trasferimenti anche lontani rispetto al loro paese di origine. In più, ogni volta, viene loro richiesto un cambio di residenza, perciò le agevolazioni che ora scopriremo insieme sono rivolte a coloro che prestano un servizio permanente.

Mutuo per militari

Nel caso avessi bisogno di chiedere un mutuo e facessi parte di una delle categorie sopra menzionate, devi sapere che hai la possibilità di beneficiare di tassi agevolati attraverso l’ex INPDAP.

ENPAS, INADEL e ENPDEP sono stati soppressi dal 1993 e tutto il personale che ci lavorava è stato confluito nell’INPDAP. Perciò quando si parla di INPDAP si fa riferimento alla Gestione ex INPDAP dell’INPS, conosciuta anche come INPS Gestione Dipendenti Pubblici.

L’INPS si è perciò fatta carico di tutti i servizi e prestazioni che venivano offerti dalla gestione precedente dell’INPDAP. Tra i vari servizi già in essere ci sono anche i mutui ed i prestiti a tasso agevolato.

Grazie alla tua iscrizione all’ex INPDAP ti verrà data l’opportunità di ottenere un mutuo o un prestito usando una parte del tuo stipendio o della tua pensione.

Ogni volta che citiamo il mutuo INPDAP si fa riferimento al mutuo concesso dall’INPS nei confronti dei dipendenti e dei pensionati ex INPDAP.

Quali sono le parti coinvolte

Le parti coinvolte nella stipula del contratto di mutuo sono:

  • il mutuatario (il richiedente del finanziamento, quindi la persona che ottiene il credito (ricordo che deve essere necessariamente iscritto all’ex INPDAP e deve essere un dipendente oppure un pensionato);
  • il mutuante (l’ente che concede il finanziamento).

La domanda per un mutuo ipotecario richiesto a scopo edilizio INPS ex INPDAP può essere inoltrata da:

  • dipendenti sia pubblici sia statali che siano in servizio e che siano iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Il Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali è stato istituito nel 1996 ed è stato gestito in precedenza dall’INPDAP, successivamente dall’INPS che tuttora finanzia i dipendenti pubblici. Questi ultimi attraverso il versamento di somme al Fondo, in sostanza si autofinanziano.
  • dipendenti sia pubblici sia statali che siano iscritti da un periodo di tempo non inferiore ad 1 anno. Essi, al momento della presentazione della domanda, devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. In alternativa:
  • devono essere pensionati statali e pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Quali sono le agevolazioni

Faccio subito presente che le persone appartenenti a questa categoria sono esenti dall’obbligo di essere residenti nel comune dove è situata la loro prima casa. Infatti ricordiamo che per legge, chi acquista una casa beneficiando delle agevolazioni “prima casa” per ciò che riguarda le imposte di acquisto, deve risiedere nel comune dove è ubicata l’abitazione o tutt’al più spostarla entro i 18 mesi successivi all’acquisto. In alternativa bisogna dimostrare che la sede lavorativa coincide con il Comune in cui si trova l’immobile in questione.

È facile comprendere come tali condizioni possano rappresentare un problema oggettivo per un lavoratore appartenente alle forze dell’ordine a causa della possibilità di spostamento frequente per motivi di lavoro. È perciò loro concesso accedere a questo tipo di agevolazioni ovunque nel territorio nazionale.

Le agevolazioni “prima casa” includono:

  • pagamento dell’imposta di registro al 3% invece che al 7%;
  • pagamento dell’imposta ipotecaria pari a Euro 168,00 invece che al 2%;
  • pagamento dell’imposta catastale pari a Euro 168,00 invece che al 1%
  • pagamento dell’IVA (se applicabile) con un tasso del 4% invece che al 10%.

Parliamo ora delle agevolazioni di tipo “abitazione principale”:

  • l’agevolazione riguarda la detrazione degli interessi passivi del mutuo: è prevista per quelle persone che spostano la loro residenza entro 12 mesi dall’acquisto. Coloro che appartengono in modo permanente alle Forze Armate di Polizia e dei Vigili del Fuoco possono detrarre gli interessi passivi indipendentemente dal fatto che la casa sia la loro abitazione principale. (È però necessario che l’immobile per cui si richiede la detrazione sia l’unico immobile di proprietà. La detrazione è possibile anche nel caso in cui l’immobile sia in affitto).

Il mutuo INPDAP per Polizia di Stato e Carabinieri

Per poter richiedere questo tipo di finanziamento bisogna soddisfare le seguenti condizioni e presentare la seguente documentazione:

  • bisogna necessariamente essere iscritto all’ex INPDAP e rientrare nella categoria delle forze dell’ordine o forze armate (queste condizioni permettono la richiesta di mutuo agevolato). Essendo in carica o avendo diritto alla pensione si potrà procedere con la richiesta;
  • bisogna presentare un proprio valido documento d’identità unitamente alla tessera che attesti lo stato di appartenenza alla categoria delle forze militari o delle forze dell’ordine. Inoltre bisognerà presentare lo statino paga oppure la pensione;
  • bisogna far presente se ci sono eventuali finanziamenti già in corso, poiché l’importo delle rate di un mutuo non può superare la somma pari al quinto dello stipendio.
  • bisogna essere iscritti al Fondo Rischi INPS; grazie al Fondo Rischi INPS c’è infatti la possibilità di beneficiare di mutui e prestiti a tasso agevolato oltre che l’opportunità di accedere in egual modo allo stesso tipo di beneficio per il solo fatto di appartenere all’INPDAP.
  • bisogna presentare una copia dell’ultimo atto di proprietà con la relativa trascrizione;
  • planimetria catastale dell’immobile che si intende acquistare;
  • bisogna presentare la dichiarazione dei redditi;
  • bisogna presentare un’autocertificazione di stato civile (sia da parte del venditore e sia da parte del compratore).

Quali possono essere le finalità per la richiesta di un mutuo

Il mutuo per gli appartenenti alla categoria dei militari può avere scopi differenti:

  • si può richiedere un prestito per l’acquisto di una prima casa. Tale richiesta può essere inoltrata direttamente all’ex INPDAP o ad una banca convenzionata. La somma delle rate verrà in questo caso detratta dallo stipendio oppure dalla pensione. Il mutuo può essere richiesto per poter far fronte alle spese dei lavori di manutenzione straordinaria ma anche ordinaria, spese di adattamento, spese di ampliamento, spese di trasformazione o di ristrutturazione dell’unico immobile di proprietà del richiedente;
  • si può richiedere un prestito per l’acquisto di una seconda casa nel caso si desideri acquistare un immobile adibito a villeggiatura;
  • si può richiedere un prestito per l’acquisto o la costruzione di un garage o di un posto auto;
  • si può richiedere un prestito per affrontare le spese di iscrizione a spese universitarie o ad altri corsi che rilascino alla fine del percorso dei titoli riconosciuti dalla legge (Master, Corsi post laurea, Istituti di formazione professionale, accademie delle Belle Arti, Conservatori di Musica). È prevista la frequenza in Italia, ma viene contemplata anche la frequenza si tali corsi all’Estero non solo da parte del richiedente, ma anche da parte di un familiare dello stesso.
  • si può richiedere un prestito per altri scopi quali potrebbero essere delle spese mediche o situazioni sopraggiunte per le quali sia richiesta una liquidità.

Per quanto riguarda il mutuo richiesto per la costruzione o per l’acquisto di una prima casa, è importante ricordare che tale immobile non può rientrare nella categoria di beni di lusso.

I tassi agevolati e i vantaggi

I mutui concessi dall’ex INPDAP sono vantaggiosi poiché prevedono TAN e TAEG agevolati rispetto ai mutui “tradizionali”. (Il TAN, Tasso Annuo Nominale, è una cifra percentuale che sta ad indicare il tasso di interesse su base annua, mentre il TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale indica il costo complessivo del prestito).

Il TAN è il tasso di interesse puro che si applica a un finanziamento: rappresenta la somma aggiuntiva maturata sull’importo concesso e riconosciuta al creditore alla fine dell’anno.

Il TAEG è un tasso di tipo virtuale che non viene applicato al calcolo delle rate, bensì serve come indicatore per dichiarare il costo totale del mutuo o del prestito.
Di conseguenza la funzione del TAEG è informativa e fornisce a chi ha bisogno di un prestito di conoscere con precisione quanto gli verrà a costare il finanziamento. Per poter stabilire l’importo e le rate bisognerà fare riferimento allo stipendio o alla pensione percepita.

Ad ogni modo è bene ricordare che non sarà possibile superare la somma pari al quinto dello stipendio.

Inoltre bisogna puntualizzare che il richiedente deve essere iscritto anche al Fondo Rischi dell’INPS.

Questo punto è di fondamentale importanza perché in caso di morte del contraente, interverrà la stessa INPS ad estinguere il debito rimasto.