Mutui per frontalieri

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In questo articolo vi parlerò dei mutui per i Frontalieri; cercheremo di capire insieme cosa sono, chi riguardano e se ci sono delle agevolazioni e convenienze per questo tipo di finanziamento.

Chi sono i frontalieri?

Come prima cosa è necessario capire chi sono i frontalieri. Sono chiamati frontalieri tutti quei cittadini che pur essendo residenti in uno Stato, lavorano in un altro Stato.

L’Associazione europea di libero scambio (AELS)

L’AELS è un’organizzazione costituita nel 1960 dalla Convenzione di Stoccolma il cui obiettivo è promuovere il libero scambio tra i quattro Stati che ne fanno parte (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) con l’eliminazione dei dazi doganali.

L’Associazione europea di libero scambio (AELS)  è un’area dove è permesso il libero scambio commerciale senza coinvolgimenti a sfondo politico tra gli Stati membri. Essa non è un’unione doganale come invece lo è la UE; ciò vuol dire che in quest’area sussiste la libertà per ogni Paese facente parte di tale Associazione di decidere le proprie tariffe doganali così come di decidere la politica commerciale da adottare.

Mutui frontalieri con valuta estera

Se avete intenzione di comprare una casa o di ristrutturare un’abitazione vecchia, il primo passo da compiere sarà quello di informarsi sulle opzioni di prestiti personali o mutui ipotecari offerti dagli Istituti bancari o dalle agenzie finanziarie intermediarie per poter affrontare le suddette spese.

Tra le varie proposte possibili, le banche offrono varie soluzioni di credito non solo italiano ma anche estero. Sto parlando dei mutui frontalieri che generalmente vengono offerti on-line e che applicheranno tassi di interesse con valuta estera. L’unica valuta in cui può essere richiesta l’erogazione del mutuo è il franco svizzero per cui quando sentiamo parlare di mutui frontalieri con valuta estera è importante informarsi sulla valuta del franco svizzero per capire se tale condizione possa essere per noi davvero conveniente.

Il primo limite per poter accedere a questo tipo di credito è svolgere un lavoro in Svizzera.

Quindi possiamo dire che i mutui online frontalieri si diversificano da quelli tradizionali per via della valuta che è differente dall’euro, cosicché si potranno ottenere delle somme con un diverso rimborso a seconda delle condizioni poste dagli Istituti Bancari che lo concedono. In genere tali Istituti sono le banche svizzere proprio perché esse lavorano con il franco svizzero. Lo spread praticato dagli enti di credito che si trovano al di fuori del territorio italiano è nettamente inferiore rispetto a quello applicato dalle banche in Italia.

Il termine spread in generale, indica la differenza tra due tassi; tale differenza viene spesso misurata in punti base. 

Dopo aver fatto le dovute ricerche ed aver ottenuto tutte le informazioni riguardanti il capitale massimo concesso, il tasso di interesse applicato ed il piano di ammortamento, il mio consiglio è quello di non sottoscrivere contratti on-line, ma di andare fisicamente alla sede bancaria a noi più vicina. Si tratta pur sempre di decisioni importanti e delicate che richiedono la massima attenzione per non rischiare di incorrere in futuro a problematiche legate a clausole o limiti che non erano stati ben specificati o compresi.

Il tasso Libor

Quando si sottoscrive un mutuo frontaliero il tasso di riferimento usato è al Libor (London Interbank Offered Rate) che è più basso rispetto all’Euribor (EURo Inter Bank Offered Rate) per questo in genere è più conveniente.

Questa convenienza si potrà notare nella riduzione degli importi delle rate del mutuo.

Attenzione: la durata del piano di ammortamento (piano di pagamento che suddivide la somma da restituire in un numero di rate) generalmente è più lunga rispetto al “tradizionale” per cui è sempre bene considerare tutti i fattori di spesa.

Quando non è conveniente:

La soluzione di un mutuo frontaliero è effettivamente conveniente nel caso il contraente percepisca uno stipendio in franchi svizzeri; in caso contrario lo sconsiglio vivamente poiché sarà proprio il tasso di cambio a invalidarne tutti i benefici.

Quindi per ricapitolare, il mutuo per frontalieri:

CONVIENE NEL CASO IN CUI:

  • ci si rivolga direttamente a una banca svizzera;
  • si abbia una retribuzione in franchi svizzeri.

NON CONVIENE NEL CASO IN CUI:

  • ci si rivolga ad una banca italiana (che dovrà necessariamente applicare uno spread superiore da quello applicato dalle banche svizzere);
  • si abbia una retribuzione in euro che dovrà essere cambiata in franchi svizzeri.

Il sistema bancario svizzero

La Banca nazionale svizzera (BNS), dirige tutta la politica monetaria del Paese in quanto è una banca centrale autonoma. Ciò vuol dire che stabilisce i prezzi e le condizioni per l’economia del Paese. Diciamo che questo rappresenta la forza della Svizzera, poiché grazie alla stabilità dei prezzi si possono creare i presupposti del benessere e della crescita economica della Nazione. Ciò riduce notevolmente l’inflazione e la deflazione che sono alla base delle difficoltà economiche di entrambi i produttori e consumatori.

Per questo, mantenendo l’aumento annuale dell’indice nazionale dei prezzi al consumo inferiore al 2%, la Banca nazionale svizzera riesce a mantenere stabili i prezzi. Essa si basa su stime e previsioni dell’inflazione ed i mutui sono calcolati tenendo costo di questi parametri.

Requisiti del richiedente

Per questa tipologia di mutuo sono validi i requisiti riguardanti i mutui standard.

Documenti anagrafici

documenti anagrafici richiesti dalla banca sono i seguenti:

  1. Carta d’identità e codice fiscale (dei richiedenti e degli eventuali garanti).
  2. Originale del Certificato di residenza e di famiglia (dei richiedenti e degli eventuali garanti).
  3. Permesso di soggiorno (per i cittadini extracomunitari).
  4. Omologa di separazione o sentenza di divorzio (nel caso fosse questa la tua condizione).
  5. Estratto dell’atto di matrimonio.

Documenti riguardanti il reddito

documenti riguardanti il reddito sono i seguenti:

  1. Le ultime due buste paga (nel caso tu fossi un lavoratore dipendente) o cedolino della pensione (documento che attesta il resoconto dei tuoi pagamenti a fondo pensionistico nel caso tu lo fossi).
  2. Ultimo modello CUD o 730 (dei richiedenti e degli eventuali garanti). Se lavori da meno di un anno è preferibile consegnare tutte le buste paga ricevute in modo da permettere alla banca di poter fare una media. Se sei stato assunto da poco, è preferibile inoltre specificare che hai superato il periodo di prova.
  3. Ultimi due modelli unici (nel caso tu fossi un lavoratore autonomo) e modello F24.
  4. Ultimo estratto conto corrente trimestrale completo di tutti i movimenti.

Documenti riguardanti l’immobile che vuoi acquistare

I documenti riguardanti l’immobile che vuoi acquistare sono i seguenti:

  1. Proposta d’acquisto o contratto preliminare detto anche compromesso.
  2. Atto di provenienza: documento chiamato anche rogito che attesta la titolarità di un diritto reale su un bene immobile in capo ad un soggetto.
  3. Planimetria catastale ovvero il disegno tecnico di un’unità immobiliare registrata al Catasto, da cui si possono evincere le suddivisioni e le destinazioni dei locali interni. Permette di visionare grandezza e superficie e può essere richiesta presso qualsiasi Ufficio provinciale – Territorio, sportello catastale decentrato (CATASTO) o attraverso modalità telematica (via internet).
  4. Concessione edilizia. Questo documento va richiesto solo per immobili di nuove costruzioni al proprio comune di residenza o all’Ente di competenza.

I limiti riguardanti la poca conoscenza delle norme estere

Questo aspetto è forse il punto debole di tutta questa situazione. Quando ci si rivolge all’estero è bene essere consapevoli delle diverse norme e regolamentazioni vigenti.

Come è facile comprendere, l’istituto bancario che eroga un mutuo, ha bisogno oltre che di rilevare l’entità del reddito del richiedente, anche di capire che tipo di garanzie egli può fornire.

  • Quali sono le norme che regolano un licenziamento di un dipendente all’estero?
  • In che modo si può verificare l’affidabilità dell’azienda per cui lavora il richiedente?
  • Lo stipendio del richiedente può subire variazioni sfavorevoli?

Tutte queste domande possono diventare fonte di reale preoccupazione. Fare delle indagini di approfondimento presso gli stati esteri avrebbe dei costi così alti che tendenzialmente le banche italiane non sono propense a concedere mutui frontalieri eccetto nel caso in cui tali mutui non vengano garantiti da persone che lavorano in territorio italiano.

Difficoltà nella lettura dei documenti

Quando ci si rivolge ad un istituto bancario in Italia, lo stesso non avrà particolari problemi nel verificare i dati di reddito ricavabili da una busta paga italiana e da un modello CUD. Immaginiamo però per un attimo che tale documentazione sia rilasciata da uno stato estero. I documenti saranno consegnati in lingua straniera per cui è innegabile che ci potrebbero essere delle problematiche oggettive riguardanti la traduzione degli stessi. Certamente le banche che hanno delle filiali lungo il confine con la Svizzera sono tra quelle più favorevoli alla concessione di mutui frontalieri, avendo consolidato, grazie alla loro posizione geografica, una certa esperienza al riguardo.