Mutui senza busta paga con garante

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Sono tempi duri, sono tempi non facili, oggi più che mai abbiamo bisogno di restare aggrappati ai nostri sogni, alle nostre speranze. Comprare una casa…un miraggio…sono sicura che acquistare una casa sia in cima alle ambizioni di noi tutti.

Se è vero che ottenere un mutuo non è mai stata una cosa semplice, figuriamoci in questo momento storico di grande precarietà.

Immaginiamo per un momento come si debba sentire una coppia di giovani sposi desiderosa di metter su famiglia e di cominciare una nuova vita tra mille difficoltà e incertezze che purtroppo sono le realtà del periodo in cui viviamo. Tanti sono i vantaggi nel potersi permettere l’acquisto di una casa. Piuttosto che pagare un affitto per anni, senza ritrovarsi un capitale finale, credo che valga la pena considerare le opportunità che vengono offerte dal mercato. Cerchiamo oggi con questo articolo di analizzare quali potrebbero essere le possibilità di realizzazione di un progetto di vita insieme.

Nuove modalità di prestito

Per adeguarsi ai tempi che cambiano, cercando di rispondere e di venire incontro alle esigenze dei consumatori, gli istituti di credito hanno approvato nuove modalità di prestito.

Vediamo allora di fare un po’ di chiarezza sull’argomento, con l’intento di restituire un pizzico di fiducia e di ottimismo alla gente comune.

Soprattutto rafforziamo il concetto e la consapevolezza che una giusta informazione non può che facilitare un percorso che a prima vista può sembrare troppo lungo e tutto in salita.

Fino a qualche anno fa era impensabile poter ottenere un mutuo senza presentare una busta paga. Chi non aveva la fortuna di disporre di una retribuzione fissa non prendeva minimamente in considerazione l’idea di presentare una domanda per un mutuo.

Il mondo del lavoro oggi però è profondamente cambiato; sempre di più siamo costretti ad accettare impieghi a tempo determinato, lavori a progetto, contratti di sostituzione del personale, senza avere così garanzie di una continuità, senza avere la certezza di uno stipendio fisso.

Che cos’è un mutuo e come funziona

Il mutuo altro non è che un contratto definito e regolato dal codice civile, che coinvolge due parti: la prima parte si impegna a “prestare” una certa somma di denaro, mentre la seconda si impegna a restituirne l’intera cifra concessa con l’aggiunta di interessi.

IL CONTRATTO DI MUTUO – aspetti civilistici. … Secondo quanto previsto dell’art.1813 il mutuo è il contratto col quale una parte consegna all’altra una determinata quantità di danaro o di cose fungibili, e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità.

La maggior parte delle volte il capitale viene erogato dagli Istituti bancari, che stipulano questa sorta di contratto con le persone che desiderano acquistare una casa.

Ho già accennato al fatto che alla somma pattuita vanno aggiunti degli interessi, ma come vengono calcolati?

Gli interessi passivi sul mutuo vengono calcolati in base a tassi di riferimento specifici, e devo essere restituiti tramite rate di versamenti periodici insieme al capitale concesso e secondo un piano di ammortamento predefinito.

Il piano di ammortamento

Il piano di ammortamento è un piano di pagamento che distribuisce il debito in un numero di rate ed è costituito dalla quantità di soldi chiesta in prestito sommata alla cifra del tasso di interesse applicato allo stessa somma.

Oltre agli interessi, il contraente dovrà sostenere altre spese come le spese:

  1. di istruttoria,
  2. di perizia,
  3. le spese notarili e
  4. i costi di gestione; questi ultimi verranno distribuiti nelle rate per tutta la durata del mutuo.

A quanto può ammontare la rata del mutuo

Quando si fa richiesta per la concessione di un mutuo, si devono tener presente diversi fattori che possono aiutarci a capire se abbiamo i requisiti giusti per ottenerlo. In linea di massima la rata del mutuo non dovrebbe superare la soglia di un terzo del reddito netto mensile. Se si hanno altri finanziamenti in corso che devono essere estinti, questi verranno presi in considerazione. Inoltre la somma totale del mutuo non dovrebbe superare l’80% del valore di ipoteca dell’immobile stesso.

Possiamo quindi dire che la valutazione di una richiesta di mutuo si basa fondamentalmente su due condizioni importanti:

  • la prima è una verifica della serietà della persona che ne fa richiesta. Si cerca quindi di capirne l’affidabilità, la credibilità, attraverso la storia pregressa ed analizzando il suo comportamento in merito alla gestione di precedenti finanziamenti.
  • la seconda è la reale e concreta possibilità della persona di poter garantire la completa restituzione, tramite singole rate, dell’intero prestito ottenuto.
Il mancato pagamento o il ritardo di una rata di un precedente finanziamento o prestito ottenuto in passato, potrebbe essere causa di rifiuto da parte della banca della concessione del mutuo.

Presentare delle credenziali

Oggigiorno si può richiedere un mutuo senza busta paga, ma quali garanzie presentare alla banca? Come essere sicuri di ottenere il prestito? Quali credenziali possiamo offrire in modo da assicurare all’istituto il pagamento delle rate qualora il contraente si dovesse trovare in difficoltà e non potesse più far fronte agli impegni presi?

  • La prima soluzione potrebbe essere quella di presentare all’istituto di credito delle prove che dimostrino di avere un reddito sufficiente a sostenere il costo delle rate. Bisognerà in questo caso fornire le ultime due dichiarazioni dei redditi e gli estratti conto bancari.
  • La seconda soluzione potrebbe essere quella di definire una persona coobbligata a pagare il mutuo insieme al richiedente o per meglio dire, un cointestatario.
  • La terza soluzione potrebbe essere  quella di scegliere un garante.

Garante e coobbligato, differenze

Entrambe le figure hanno la stessa funzione, ovvero intervenire in caso di insolvenza da parte del contraente del mutuo. Una sottile differenza però la possiamo notare, ovvero mentre il coobbligato deve intervenire immediatamente per pagare gli insoluti, il garante dovrà rispondere esclusivamente dopo il procedimento di mora da parte del creditore ovvero della banca.

Il coobbligato è nella maggior parte delle volte il coniuge in caso di mutuo contratto da una coppia. Questo significa che sia marito e sia moglie hanno eguale responsabilità nei riguardi del prestito e laddove uno dei due non potesse onorare l’impegno, l’altro dovrà prontamente saldare l’importo dovuto.

Il garante invece può essere chiunque: un parente, un familiare, un socio, un amico; solitamente, vista la natura dell’impegno, è rappresentato da un genitore desideroso di contribuire con la sua solidità economica al progetto di costruzione di un nido familiare del proprio figlio.

Il garante altro non è che una terza parte che si assume la responsabilità di pagare la rata del mutuo all’istituto di credito che lo ha concesso, nel caso l’intestatario si trovi incapace di adempiere ai suoi doveri. È una forma di garanzia che viene richiesta dalla banca prima di autorizzare l’accensione del mutuo e che si traduce nella cosiddetta fideiussione per mutuo.

Ovviamente, più garanzie si riescono a dare, più aumenta la possibilità di ottenere un mutuo.

I requisiti di un valido garante

Il garante chiamato anche fideiussore, deve avere dei requisiti di reddito, di patrimonio, di età. Dovrà presentare tutta una serie di documentazione per certificare la sua solidità economica, come ad esempio la dichiarazione dei redditi ed eventuali proprietà di beni immobili.

Il garante deve essere ben consapevole della responsabilità di cui si sta facendo carico. In caso di insolvenza da parte del contraente, egli sarà chiamato a risponderne.

Cosa rischia il garante se il debitore non paga?

Se la banca non riceve il pagamento delle rate del mutuo, procederà ad inviare una lettera di morosità sia al debitore, sia al fideiussore. Se quest’ultimo non provvederà a coprire i debiti, l’istituto di credito è autorizzato a procedere con il pignoramento nei confronti di ambedue le parti.

La banca può quindi ipotecare la casa del garante e metterla in vendita tramite un’asta giudiziaria; può pignorare il conto in banca o lo stipendio, o comunque rivalersi su tutte le garanzie fornite al momento della stipulazione del mutuo.

Il rapporto di fideiussione si conclude solo con l’estinzione del debito. Questo vuol dire che in caso di morte del garante, la fideiussione rimane valida e tutte le condizioni vengono trasmesse agli eredi.

Come abbiamo visto, si tratta di situazioni molto delicate, che richiedono la massima attenzione e serietà per non rischiare di trovarsi in situazioni sgradevoli e difficili da gestire. Il mio invito è quello di cercare di informarsi il più possibile e di rivolgersi a più istituti bancari, poiché ognuno di essi ha da offrire condizioni diverse e solo dopo una ricerca accurata saremo in grado di trovare la soluzione più adatta alle nostre esigenze.