Mutui: fino a che età è possibile richiederli?

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Mutui: fino a che età è possibile richiederli? Il fattore anagrafico è uno dei parametri che vengono valutati da una banca o una finanziaria per concedere il finanziamento, e per la definizione dell’importo complessivo. Non esiste una risposta univoca a tale quesito, dipende ovviamente dall’istituto di credito e dal piano di ammortamento che si vuole concordare, ma di certo per i mutui casa l’età è un elemento da tenere in considerazione: quanto più siamo in là con gli anni, maggiori sono le restrizioni presenti, con un effetto evidente sulla percentuale finanziabile.

Richiesta mutuo, le variabili

Quando parliamo di una richiesta di mutuo prima casa, sono diverse le variabili che vengono prese in considerazione per l’accettazione del finanziamento. Vediamo insieme quali sono:

  • Sostenibilità economica
  • Affidabilità finanziaria
  • Importo richiesto
  • Età del richiedente
  • Eventuali altre garanzie

Vediamo in dettaglio quello che ci interessa maggiormente, ovvero l’età del richiedente mutuo, e come esso influenza l’approvazione di un finanziamento per la casa.

Finanziamento casa, quale percentuale?

Prima ancora di vedere l’effetto del fattore anagrafico sulla richiesta di mutuo, ricordiamo che a parte pochissime eccezioni, come alcuni esempi di mutuo agevolato under 30, un istituto di credito

tende a finanziare al massimo fino a l’80 per cento del valore dell’immobile, sulla base della stima effettuata dal perito. Soprattutto negli anni della recente crisi finanziaria, questa percentuale teorica si è ulteriormente abbassata nella pratica dei finanziamenti, che è risultata pertanto ancora più bassa.

Cosa c’entra tutto questo con l’età del mutuatario? È molto semplice: quanto più si è avanti negli anni al momento della richiesta di un mutuo, più risulterà bassa la percentuale finanziata da parte dell’istituto di credito.

Richiesta mutui, età massima

Il limite di età per un finanziamento è fissato dalla policy di rischio di ogni singolo ente di credito, ma una media ponderata che possiamo tracciare analizzando gli istituti finanziari vede

fissare intorno ai 75 anni il limite massimo finanziabile anche se qualche società finanziaria si spinge in taluni casi anche fino agli 80 e più. Limite massimo 75 anni vuol dire che, ad esempio, per avere un mutuo di 20 anni bisognerà avere al momento della sottoscrizione al massimo 55 anni, e via discorrendo.

Perché esiste un limite massimo?

Può sembrare una domanda ingenua, ma per chi fosse poco avvezzo al mondo finanziario e alla politica bancaria, rispondiamo in maniera molto semplice a questo quesito: più aumenta l’età maggiore è il rischio insolvenza. Questo per due ordini di fattori

  • Rischio vita
  • Perdita impiego

Andando in là con gli anni, se si dovesse perdere il lavoro, risulterebbe più complicato trovarne un altro, e quindi non si avrebbe più il reddito necessario per l’ammortamento. Ma soprattutto l’avanzare dell’età diminuisce le prospettive di vita: banalmente, aumentano i rischi di decesso anticipato prima di concludere il rimborso del finanziamento.

Spread tassi mutuo

Indirettamente il fattore anagrafico influenza anche lo spread applicato dalla banca al mutuo casa: infatti in genere quanto maggiore è la percentuale finanziata dell’immobile, maggiore è lo spread imposto.

Poiché in età avanzata la percentuale finanziata in genere non supera il 50-60 per cento del valore dell’immobile, ne risulta che almeno le condizioni finanziarie applicate siano più vantaggiose, per cui gli spread applicati siano al minimo, sia per il tasso fisso che per quello variabile.

Importo della rata

Percentuale finanziata e spread applicati si riverberano sulla rata mensile e il piano di ammortamento concordato tra il mutuatario e l’istituto di credito. Non esiste una regola aurea circa l’ammontare del suddetto importo, ma solitamente

non supera mai un terzo di quanto percepito in busta paga: questo vuol dire ad esempio che se ho un guadagno di 1800 euro netti, la rata avrà un importo di 600 euro circa, incidendo anche sulla durata dell’ammortamento.

I documenti necessari

Innanzitutto quando si richiede un mutuo prima casa è necessario recare con sé tutte le carte relative all’immobile, per effettuare la perizia e stabilire il valore dell’importo finanziabile. A queste bisogna aggiungere i documenti di reddito, per cui la banca richiede:

Per i lavoratori dipendenti:

  • Ultime 2 buste paga
  • Copia del modello CUD, 730 o Unico
  • Dichiarazione del datore di lavoro circa l’anzianità di servizio

Per i lavoratori autonomi e liberi professionisti:

  • Copia del modello Unico
  • Attestato iscrizione all’albo per i professionisti
  • Estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato (C.C.I.A.)

Conclusioni

Indubbiamente per una richiesta di mutuo l’età gioca un ruolo determinante, arrivando al paradosso che quando si avrebbe i requisiti anagrafici giusti spesso non si ha il reddito sostenibile per affrontare un finanziamento di lungo periodo come questo, mentre quando si ha la solidità economica necessaria il tempo sembra giocare contro. Tuttavia cercando tra le offerte di mutuo attraverso i comparatori on line è possibile trovare la proposta finanziaria che fa per noi, per cui non bisogna disperarsi, per quanto indubbiamente le difficoltà aumentano con l’avanzare dell’età, soprattutto per quanto riguarda l’importo finanziabile dell’immobile che si vuole acquistare.