Indice dei contenuti
- 1 Quando richiedere un mutuo chirografario
- 2 Come funziona
- 3 Che cos'è il tasso d'interesse
- 4 Il mutuo a tasso fisso
- 5 Il mutuo a tasso variabile
- 6 Il mutuo a tasso misto
- 7 Chi può richiedere il mutuo chirografario
- 8 Le garanzie da presentare
- 9 I costi per l'accensione
- 10 Conclusioni
In questo articolo vi parlerò del mutuo chirografario. Non si sente troppo spesso pronunciare questo termine, perciò cerchiamo di capire insieme cosa significa e quali sono le caratteristiche di questo tipo di mutuo. Innanzitutto sveliamo il significato di questa parola inusuale: il termine chirografario deriva dal greco e sta a significare “scritto a mano”, perciò si riferisce ad un documento redatto di proprio pugno e firmato.
Nello specifico, quando questo temine è associato ad un mutuo, sta a significare che il prestito non verrà garantito da un’ipoteca posta su un bene immobiliare, bensì da un impegno assunto dal contraente. Vengono definiti chirografari i creditori che si assumono la responsabilità di restituire il finanziamento ottenuto fornendo come garanzia un documento da loro sottoscritto e firmato.
Quindi, possiamo affermare che quando abbiamo a che fare con un mutuo non ipotecario, esso viene definito chirografario.
Il mutuo chirografario viene anche comunemente chiamato con il termine di prestito personale. In genere il periodo di ammortamento non supera il periodo di tempo pari 5 anni e la somma erogata non supera i 30.000 Euro.
Quando richiedere un mutuo chirografario
Vediamo ora quali sono le situazioni in cui è consigliabile richiedere questo tipo di finanziamento:
- quando il prestito di cui si ha bisogno non corrisponde ad una grande somma ed il periodo di ammortamento è di breve durata temporale;
- quando il prestito di cui si ha bisogno prevede un investimento per opere condominiali di uso comune, sulle quali, come è facilmente comprensibile non sarebbe possibile porre un’ipoteca;
- quando ci si trova in situazioni che non richiedono necessariamente l’iscrizione dell’ipoteca essendo essa un’operazione costosa.
Come funziona
Come per ogni tipo di mutuo, anche questo richiede la sottoscrizione di un contratto nel quale vengono stabilite le seguenti condizioni:
- il contraente si impegnerà a restituire la somma ricevuta mediante il pagamento di rate di cui si deciderà la periodicità;
- al momento della stipula del contratto si dovrà decidere il tasso di interesse da applicare al prestito, ovvero variabile, fisso, indicizzato o misto;
- al momento della stipula del contratto si dovrà stabilire che nelle rate (mensili, bimestrali, trimestrali, quadrimestrali, semestrali od annuali) sono incluse le quote degli interessi oltre al capitale iniziale e che esse seguiranno un piano di ammortamento ben definito in un arco di tempo.
Che cos’è il tasso d’interesse
Quando si stipula un mutuo, alla somma erogata dall’Istituto bancario, dovrà essere applicato un tasso d’interesse che può essere fisso, variabile o misto. Perciò le rate saranno comprensive di una quota capitale sommata ad una quota interessi.
Come decidere quale tasso d’interesse applicare alla somma da chiedere in finanziamento? Quale tra le diverse soluzioni è la più adatta a noi?
Il mutuo a tasso fisso
Al momento della sottoscrizione del mutuo si stabilisce l’interesse calcolandolo in base al tasso interbancario che viene comunicato giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea; ci si basa anche sullo spread, ossia la somma aggiuntiva che ogni Istituto bancario decide di applicare al tasso di base (tale somma rappresenta il ricavo della banca). Questo tasso viene definito fisso poiché non subirà variazioni per tutta la durata dell’ammortamento.
Questo tipo di tasso è più alto se messo a paragone con quello variabile, proprio perché offre una sicurezza maggiore non essendo soggetto alle variazioni imposte dal mercato. Per questo è consigliato a coloro che hanno delle entrate costanti e sono quindi in grado di pianificare l’esatta somma da restituire alla banca, senza così incorrere in sorprese sgradite.
Il mutuo a tasso variabile
Questo tipo di mutuo subisce l’andamento del mercato finanziario, perciò è soggetto a frequenti variazioni. Nello specifico, si fa riferimento all’Euribor:
- Per Euribor si intende il tasso interbancario di riferimento che viene comunicato ogni giorno dalla European Money Markets Institute. Esso rappresenta la media dei tassi d’interesse ai quali i principali Istituti bancari del mondo offrono prestiti ad altre banche primarie attraverso depositi interbancari.
- Come si calcola l’Euribor: il calcolo dell’Euribor viene fatto da una società esperta in indici di riferimento chiamata Global Rate Set Systems Ltd (GRSS). Questo calcolo consiste in una media dei tassi forniti da parte degli Istituti di credito che appartengono a tale circuito con l’esclusione del conteggio pari al 15% più alto e più basso dei tassi ricevuti. Tale media ottenuta verrà poi arrotondata a tre decimali.
Pur essendo il tasso più basso, bisogna essere consapevoli del fatto che tale tasso può aumentare proprio in base all’andamento del mercato finanziario
Consiglierei questo tipo di mutuo a coloro che siano in grado di comprendere gli andamenti del mercato finanziario poiché potrebbero ricavarne dei vantaggi a livello economico.
Il mutuo a tasso misto
Come terza possibilità si può ricorrere al tasso misto che altro non è che una combinazione fra tasso fisso e tasso variabile. In questo modo il contraente è libero di passare da un tasso all’altro e viceversa. Lo consiglierei a coloro che non riescono a decidere quale sia il tasso a loro più congeniale.
Esistono anche:
- il tasso variabile con Cap (detto Cap rate) e;
- il tasso variabile a rata costante.
Il primo permette di stabilire una soglia massima oltre la quale la rata non può andare; il secondo offre la possibilità di allungare il periodo di ammortamento in caso di forte aumento dei tassi, pur mantenendo invariata la somma da restituire.
Chi può richiedere il mutuo chirografario
Questo mutuo può essere richiesto da società ma anche da persone fisiche. Trattandosi come abbiamo già sottolineato di cifre contenute gli obiettivi per cui si richiede un mutuo chirografario possono essere svariati, ad esempio:
- la finalità può essere l’acquisto di macchinari o migliorie tecnologiche per un’impresa;
- la finalità può essere una ristrutturazione in un condominio che magari possa comprendere l’installazione di un impianto a pannelli solari;
- la finalità può essere una necessità personale di liquidità per vari motivi.
Le garanzie da presentare
Come abbiamo specificato, questo tipo di mutuo non prevede alcuna ipoteca a garanzia. Tuttavia, ciò non significa che l’Istituto bancario non richieda un altro tipo di “pegno”.
Questo può essere rappresentato da:
- garanzie cambiarie (ovvero l’utilizzo di cambiali);
- pegno su titoli;
- nomina di fideiussore.
Vediamo di spiegare nello specifico quanto appena detto.
Le cambiali sono dei titoli di credito emesse a favore del creditore. Rappresentano una promessa di pagamento ad una specifica data di scadenza. Il pegno su titoli è una reale garanzia fornita dal debitore ed è costituito da titoli di credito, (documenti che attestano l’esistenza di un diritto a pretendere una somma di denaro). Il fideiussore è colui che interviene all’adempimento di un obbligo del debitore nel caso in cui quest’ultimo sia impossibilitato.
I costi per l’accensione
Oltre che al calcolo degli interessi da applicare al capitale richiesto bisogna considerare i seguenti costi aggiuntivi:
- costi riguardanti l’imposta sostituiva: l’imposta sostitutiva per i mutui è una somma trattenuta dalla banca che concede il finanziamento ed il suo importo dipende dalla natura dello stesso. dovuta in misura diversa a seconda della natura del finanziamento.
- costi riguardanti le spese di istruttoria; le spese di istruttoria sono quelle che riguardano i costi di apertura della pratica di concessione del mutuo.
Ricordiamo che nel caso si richieda e si ottenga un mutuo chirografario si andrà a risparmiare sui costi relativi alle spese notarili oltre che alle spese delle imposte relative all’iscrizione di ipoteca
Ricordiamo anche che nel caso si trattasse di un mutuo finalizzato all’acquisto di una prima casa, si potrà usufruire della detrazione fiscale
Conclusioni
Si potrebbe sostenere che nel caso si possa scegliere tra un mutuo ipotecario e un mutuo chirografario, sia preferibile optare per la prima soluzione. Ovviamente ognuno, in base alle proprie esigenze ed obiettivi, trarrà le sue conclusioni. Sicuramente tra i vantaggi offerti dal mutuo di cui abbiamo parlato in modo esaustivo in questo articolo, ci sono i tempi brevi di erogazione del finanziamento e l’assenza delle spese sopra citate.
Tra gli svantaggi, dobbiamo segnalare i tassi di interesse che, trattandosi di prestito personale sono sicuramente più alti se paragonati a quelli applicati ai mutui ipotecari. Questo avviene poiché non vengono offerte garanzia reali quali possono essere rappresentati da beni immobili.
Come sempre, il mio consiglio è quello di non fermarsi alla prima opzione o al primo preventivo, ma di mettere a confronto le varie possibilità offerte dal mercato facendosi fare diversi preventivi. Solo dopo un’attenta valutazione sui costi aggiuntivi e sulle spese previste, si potrà scegliere la soluzione più consona alla nostra situazione e alle nostre necessità.