Mutui tasso variabile con tetto massimo: migliori offerte nel 2025

18004
mutuo tasso variabile tetto massimo

Indice dei contenuti

Sei spaventato dallo spread e temi impennate al tuo finanziamento casa? I mutui tasso variabile con tetto massimo possono rappresentare una risposta efficace alle tue preoccupazioni. Noti tecnicamente come mutui con Cap, questi finanziamenti prevedono un limite massimo prefissato, per cui le oscillazioni al rialzo del famigerato spread vengono in qualche maniera contenute. Questa guida essenziale intende analizzare i mutui tasso variabile con tetto massimo nei suoi aspetti peculiari, e proveremo a rispondere all’annoso dilemma: ma questi finanziamenti, a conti fatti, sono davvero convenienti? Il tetto massimo infatti può avere dei pro e dei contro da tenere presente prima di sottoscrivere il contratto di mutuo.

Mutuo variabile con Cap: la definizione

L’introduzione di un tetto massimo da parte degli istituti di credito è stata resa necessaria di fronte alla crisi della Borsa e alle impennate dello spread sui finanziamenti a tasso variabile. L’espressione mutuo variabile con Cap

deriva dal termine capped rate, che indica appunto un finanziamento caratterizzato da un tasso variabile con un limite massimo prestabilito. Questo consente al tasso applicato al mutuo di non salire oltre un certo limite nel momento in cui anche i tassi di mercato superassero questo limite.

La conseguenza naturale è che l’importo della rata del mutuo non può superare un certo valore, in virtù di questo tetto massimo imposto al TAN, ossia il Tasso Annuo Nominale.

I vantaggi del mutuo con Cap

Questo tetto massimo può avere dei pro e dei contro, per cui è bene valutare con attenzione la convenienza a seconda sia dell’offerta proposta che delle proprie esigenze personali. I vantaggi del mutuo con Cap possono essere riassunti in:

  • Tranquillità psicologica di un rialzo contenuto
  • Tasso di interesse mediamente più basso rispetto al tasso fisso

Chi dunque non vuole rinunciare alla convenienza del mutuo tasso variabile, ma vuole avere la sicurezza psicologica di non subire un eccessivo rialzo a causa delle fiammate dello spread sui mercati azionari, può contare su una tipologia di prodotto che risponde a questa duplice esigenza.

Qual è il lato negativo?

Abbiamo indicato i principali aspetti positivi del mutuo variabile con tetto massimo, ma esiste anche un punto di debolezza in questo prodotto: questo tetto ha un costo, per cui tale garanzia accessoria

comporta un tasso di interesse più elevato rispetto alle altre formule di mutuo a tasso variabile, che possono risultare molto più convenienti nel momento in cui lo spread dovesse essere al ribasso.

A chi conviene il mutuo con tetto massimo

Fatta la tara tra pregi e difetti del mutuo variabile con Cap, possiamo individuare una potenziale platea di interessati a questa tipologia di finanziamento: coloro che possono essere interessati a tale mutuo

vogliono poter contare su un tetto massimo applicabile al tasso di interesse, a cui corrisponde una rata di ammortamento massima ammissibile. Questa formula è adatta a chi intende usufruire delle possibilità insiste nel tasso di interesse variabile, ma non vuole subire i rischi derivanti dalle varie oscillazioni dei tassi verso l’alto, che potrebbero comportare rate di ammortamento non sostenibili.

Calcolo rata mutuo

Come effettuare il calcolo rata del mutuo tasso variabile con tetto massimo? Gli elementi da tenere presente sono:

  • Importo
  • Tasso di interesse
  • Spread
  • Durata

Immaginando un mutuo tasso variabile con Cap pari al 6,5 per cento e un tasso iniziale Euribor + spread al 3,5 per cento, su un importo di 100.000 euro, avremo una rata massima di una certa cifra, a cui bisognerà aggiungere il ricalcolo della parte variabile, che è la quota interessi.

Mutuo variabile e mutuo variabile con Cap: differenze di calcolo

Infatti il mutuo variabile classico e quello con Cap presentano due divergenti modalità di calcolo rata:

mentre nel mutuo a tasso variabile il ricalcolo sulla base dello spread riguarda l’importo della quota capitale nel mutuo con Cap la parte della rata che subirà il ricalcolo è la quota interessi.

Con il mutuo a tasso variabile con Cap la quota capitale presente nel piano di ammortamento resta quello prefissato durante la stipula del contratto. La quota interessi calcolata al tasso Cap previsto nel contratto deve essere pertanto aggiunta alla quota capitale stipulata, e così avremo un esatto calcolo rata del mutuo variabile con il tetto massimo.

Attenzione ai calcolatori on line

I calcolatori on line che permettono di effettuare simulazioni sulla rata di ammortamento sono strumenti solitamente molto utili, ma nel caso del mutuo a tasso variabile con Cap potrebbero non fornire un risultato corretto, giacché gli importi delle rate, nel momento in cui dovesse aumentare il tasso, verrebbero stimati al ribasso. Il suggerimento

è prestare attenzione non tanto al tasso di interesse massimo del Cap, ma quello di ingresso al momento della sottoscrizione del mutuo.

Come capire se il finanziamento è conveniente

Gli esperti suggeriscono una serie di aspetti da valutare per comprendere se l’offerta di mutuo con tetto massimo da parte di una banca o finanziaria sia davvero conveniente oppure no, ossia:

  • Il Cap deve essere applicato al TAN e non allo spread
  • Il Cap non deve essere troppo elevato perché risulterebbe inutile e costoso
  • Lo spread applicato deve essere lievemente più elevato rispetto al tasso variabile puro: l’ideale è compreso tra 0,30 – 0,50 per cento
  • Non deve essere presente un floor, ossia la soglia minima rispetto ai tassi importi dall’istituto di credito, in modo che la rata possa diminuire al diminuire dei tassi

Ricordiamo in ogni caso che i mutui a tasso variabile con il tetto presentano uno spread maggiore rispetto ai mutui a tasso variabile puri, poiché tale tetto è possibile grazie a una vera e propria polizza che la banca stipula per proteggere il cliente dalla fluttuazione dei tassi di interesse, per cui tale spread comprende il costo di tale assicurazione.

Conclusioni

Il mutuo a tasso variabile con il tetto massimo è conveniente per una certa categoria di soggetti, che intendono non accollarsi eccessivamente rischi, ma allo stesso tempo vogliono poter sfruttare le possibili condizioni favorevoli del mercato. Il problema è che le offerte di  mutuo a tasso variabile con Cap non sono sempre così vantaggiose, bisogna valutare bene tutta una serie di aspetti in modo che la rata mensile possa risultare davvero conveniente, sia a fronte delle fluttuazioni al ribasso, sia nel momento in cui deve agire la protezione del tetto assicurativo in caso di eccessivo rialzo dei tetti.