Mutui: esempi di varia durata, offerte migliori nel 2024

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Qual è lo stato dei mutui in Italia per il 2019? In questa guida ragionata vi proponiamo alcuni esempi generici sulle condizioni finanziarie offerte dagli agenti presenti sul mercato finanziario per l’acquisto di un immobile. Il mutuo prima casa continua ad essere una delle principali richieste degli italiani, che desiderano avere una dimora di proprietà invece di pagare un canone di affitto, avendone la possibilità: anche per l’anno 2019 non mancano offerte allettanti di mutuo, per ogni tipologia di tasso di interesse selezionato. In questa pagina potrete pertanto farvi un’idea di quali sono le principali condizioni finanziari applicate da istituti di credito e società finanziarie che erogano mutui.

Mutuo prima casa: quale tasso?

La richiesta di un mutuo prima casa è specificamente rivolta a quei soggetti che non sono ancora proprietari di alcun immobile: le banche e gli enti di credito in genere possono finanziare fino a l’80 per cento del valore immobiliare, ma alcuni istituti si spingono anche al finanziamento del 100 per cento, a fronte di interessi più elevati e maggiori garanzie. Importante è la scelta del tasso di interesse, che può essere

  • Tasso fisso
  • Tasso variabile
  • Tasso con Cap
  • Tasso misto

Il tasso fisso è più sicuro perché la rata è costante, ma più elevata del tasso variabile, in cui il beneficiario del credito gode di un risparmio immediato, ma è soggetto alla fluttuazione dello spread sul mercato finanziario. Per evitare indicizzazioni al rialzo troppo elevate è stato introdotto il mutuo con cap, che rappresenta una sorta di tetto massimo che “rassicura” il cliente, anche se è più costoso del variabile puro. Infine vi sono i veri e propri mutui a tasso misto, una forma ibrida che permette eventualmente di modificare la tipologia del tasso di interesse entro determinate finestre temporali.

Agevolazioni fiscali 2019

Non mancano anche per il 2019 agevolazioni fiscali sui mutui prima casa avendo un significativo risparmio sulla spesa complessiva da sostenere: è infatti possibile scaricare dalla dichiarazione dei redditi

 parte delle spese passive del mutuo, con una detrazione del 19 per cento sugli interessi sul debito, che comprendono ad esempio oneri fiscali accessori correlati alla stipula del mutuo con la banca e le commissioni pagate agli istituti di credito per l’intermediazione. Questo permette di pagare un’imposta sostitutiva sull’importo erogato pari allo 0,25 per cento.

Mutuo tasso fisso a 10 anni

Iniziamo a vedere alcuni esempi di durata per avere un’idea più chiara dei costi di finanziamento. Prendiamo l’esempio di un capitale erogato di 100.000 euro per una durata del mutuo a tasso fisso a 10 anni: la rata

sarà indubbiamente elevata per la scelta del tipo di tasso e la breve durata, ma per chi se lo può permettere ci sono offerte di tasso fisso tra l’1,7 e l’1,8 per cento del TAN, mentre il TAEG arriva ad essere inferiore al 2,5 per cento nelle proposte più allettanti.

L’importo della rata risulta essere inferiore ai 1000 euro mensili, con un costo oscillante anche di varie decine di euro a seconda degli oneri accessori e alle altre spese connesse al finanziamento, presenti oppure azzerate a seconda dell’istituto a cui ci si rivolge.

Mutuo tasso fisso 20 anni

Allungando la durata del piano di ammortamento si abbassa la rata mensile ma aumentano i tassi di interesse, che nel caso dei mutui a 20 anni, o più precisamente da 11 a 20 anni, arrivano nelle offerte migliori

ad un TAN e a un TAEG oscillanti tra il 3 e il 3,5 per cento entrambi, con una rata mensile che si aggira sui 600 euro o poco più sempre considerando 100.000 euro di capitale.

Mutuo 30 anni a tasso fisso

Chiudiamo come ultimo esempio generico di mutuo a tasso fisso quelli che vanno da 21 fino a 30 anni, oltre non ci spingiamo poiché i mutui con durata di 40 anni sono offerti da pochi istituti e generalmente non risultano essere molto convenienti. Per un finanziamento fino a 30 anni

le proposte più allettanti mantengono entrambi i tassi di interesse TAN e TAEG vicini al 3,5 per cento, qualcuno leggermente di più, con una rata mensile di ammortamento che scende fino a 500 euro circa sul capitale considerato dai nostri esempi.

Mutui a tasso variabile 2019

La guerra ad accaparrarsi maggiori clienti tra gli enti di credito operanti in Italia si gioca principalmente sul mutuo a tasso variabile, con durate previste da 5 a 30 anni in media, basandosi sul Tasso Variabile Euribor 3 mesi, ossia che prevede un’eventuale variazione trimestrale del tasso a seconda dell’andamento del parametro di indicizzazione. Le condizioni del tasso variabile sono modulate dallo spread e dal Loan to Value, ossia dalla “finanziabilità” dell’immobile espresso in valore percentuale, solitamente dal 50 fino a l’80 per cento. I migliori tassi registrati al LtV per il 2019 presentano tali oscillazioni:

  • Durata 10 anni: spread 0,8 -1,20 per cento
  • Durata 20 anni: spread 0,9 -1,25 per cento
  • Durata 30 anni: spread 0,9 -1,25 per cento

Facendo una breve panoramica sulle offerte 2019 di mutuo a tasso variabile, considerando anche sconti e promozioni particolari, si evince che la media della rata mensile di ammortamento oscilla tra i 300 e i 350 euro su una durata di 30 anni, per un capitale finanziato di 200.000 euro.

Offerte mutuo a tasso variabile con Cap

I tassi di interesse per un mutuo a tasso variabile con Cap hanno un leggero rialzo rispetto al variabile puro: questo procedimento è stato introdotto dagli istituti di credito quando la crisi finanziaria era al suo picco e i consumatori erano spaventati all’idea di tassi troppo elevati, ma oggi appare forse meno conveniente, soprattutto su importi molto elevati. Pertanto riportiamo una casistica legata a un importo finanziato di 50.000 euro con durata 20 anni a titolo di esempio:

le migliori offerte hanno un TAN intorno al 2,50 per cento con Euribor 3 mesi (ma qualcuno anche a un mese), mentre il TAEG oscilla tra il 2,5 e il 3 per cento. Sulla scorta del nostro esempio base, la rata mensile di ammortamento risulta orientata intorno alla fascia 250-270 euro in base alla finanziaria o banca presso cui ci si rivolge.

La richiesta di mutuo on line

Nella scelta dell’istituto di credito a cui rivolgervi per accendere un mutuo prima casa non sottovalutate le proposte delle banche on line, che spesso consentono di risparmiare una cifra considerevole. Molte spese infatti sono completamente azzerate, con effetti che si riverberano inevitabilmente anche sui tassi di interesse, in particolare sul TAEG. Un altro vantaggio

è la possibilità di ottenere un preventivo personalizzato dettagliato calcolandolo direttamente sul sito ufficiale, seguendo le semplici istruzioni che prevedono l’inserimento dell’importo, la durata del mutuo e le altre informazioni necessarie per effettuare il calcolo.

Secondo le stime sono sempre di più gli italiani che scelgono di affidarsi alle banche digitali per ogni tipologia di finanziamento, mutuo incluso, ed anche per il 2019 non mancano offerte particolarmente invitanti da considerare per l’acquisto della prima casa.

Requisiti per ottenere mutui prima casa

Chi può richiedere un mutuo prima casa? Dopo aver effettuato una panoramica generale sulle offerte e le proposte presenti sul mercato, è bene ricordare quali sono i requisiti richiesti per poter accedere a questo finanziamento.

  • Maggiore età
  • Nazionalità italiana o residenza da almeno 3 anni
  • Anziani finanziabili fino a 60 anni ed entro un limite massimo in genere di 80 anni a fine ammortamento
  • Reddito fisso dimostrabile

In linea generale la rata mensile di ammortamento del mutuo non dovrebbe superare un terzo del reddito netto percepito dal soggetto finanziato: nell’iter di valutazione viene considerato dalla banca non solo la presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e l’entità del guadagno percepito, ma anche l’affidabilità creditizia del richiedente e la presenza di altri finanziamenti in corso.

Categorie di soggetti agevolati

Non mancano in ultimo alcune categorie di soggetti specifici che possono ottenere determinate agevolazioni per mutui acquisto prima casa, grazie al Fondo garanzia mutui prima casa. Tale strumento permette di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa a:

  • Giovani coppie
  • Giovani under 35 titolari di un contratto di lavoro atipico
  • Nuclei familiari con un solo genitore con figli minori a carico
  • Assegnatari di case popolari

Queste sono le info principali che riguardano offerte di mutuo prima casa 2019, i dati riportati sono come sempre soggetti a variazioni da parte dei singoli istituti di credito, ma può rappresentare una base di partenza per farsi un’idea circa i costi da affrontare per chi vuole accedere a questa tipologia di finanziamento.