Mutui per dipendenti pubblici e statali: migliori offerte nel 2024

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Sei un dipendente pubblico o statale e hai trovato una casa che vorresti acquistare? Questo è l’articolo che fa per te. Ti parlerò delle offerte e agevolazioni riservate ai lavoratori appartenenti alla tua categoria dall’Inps.

L’ente di previdenza (ex Indap), grazie ai contributi versati dai dipendenti in servizio al Fondo credito, è in grado di disporre di somme per erogare mutui e finanziamenti ai dipendenti pubblici e statali.

Vediamo allora nel dettaglio le varie soluzioni possibili.

Requisiti necessari per la richiesta di mutuo per dipendenti pubblici e statali

Requisito fondamentale per ottenere un mutuo INPS è essere un dipendente pubblico o un dipendente iscritto al Fondo della Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e:

  • presentare la richiesta di finanziamento mentre si sta prestando servizio;
  • al momento della domanda di mutuo bisogna avere almeno 4 anni di servizio;
  • se appartieni alla categoria di invalidi/mutilati devi avere almeno 2 anni di servizio.
L’INPS non potrà concedere il finanziamento se esso supera il periodo di tempo che rimane al contribuente per andare in pensione.

Quali sono le durate dei mutui e i costi da sostenere

Il mutuo può avere una durata minima di 10 anni fino ad un massimo di 30 anni. Gli intervalli compresi fra tale periodo di tempo sono di cinque anni, quindi si possono scegliere anche 15, 20 o 25 anni.

Il massimo della somma erogabile come finanziamento corrisponde a 300 mila euro, potendo arrivare a coprire anche il 100% del valore della casa che desideri comprare. A questa cifra si possono aggiungere delle spese accessorie dell’atto notarile di compravendita pari a Euro 5.000.

Importante: Bisogna tener conto che le rate del mutuo non possono superare la metà dell’imponibile netto del Cud.

Spese aggiuntive

Occorre poi considerare altre spese aggiuntive quali:

Spese per i certificati

Quando si procede con l’accensione di un mutuo bisogna richiedere varie certificazioni in Comune, ognuno dei quali avrà bisogno di una marca da bollo.

Spese per la Copertura assicurativa

È richiesta obbligatoriamente la stipulazione di una polizza assicurativa RC nei confronti di terzi per un importo di 1000 euro come minimo. Questa assicurazione è necessaria per coprire eventuali rischi causati da incendi, fulmini o scoppi che andrebbero a danneggiare in modo consistente la casa in questione. Per questo motivo l’INPS chiede la stipula per essere nominato unico beneficiario in caso di liquidazione da danno.

Il premio di tale assicurazione può essere pagato a discrezione del dipendente pubblico secondo le seguenti modalità: in anticipo o diluito per la durata di dieci anni avendo l’obbligo di rinnovarlo alla scadenza e avendo cura di inviare tutta la documentazione relativa ai versamenti effettuati direttamente all’INPS.

Il mancato adempimento può provocare la sospensione e risoluzione del contratto.

La polizza assicurativa mutuo deve essere sottoscritta per il valore dell’intero immobile basandosi sull’importo stabilito durante la perizia.

Inoltre dobbiamo considerare:

  • Costi pratiche di accensione mutuo;
  • Spese di istruttoria;
  • Spese per il perito;
  • Spese per il notaio;
  • Spese di gestione;
  • Spese per estinzione anticipata del mutuo;
  • Spese di cancellazione dell’ipoteca.

Le rate sono semestrali e bisogna pagarle tramite MAV.

Il MAV (Pagamento Mediante Avviso) è una procedura interbancaria che prevede il trasferimento di una somma di denaro dalla banca del debitore alla banca del creditore ed avviene tramite un bollettino specifico.

Il MAV si differenzia dai comuni bollettini postali poiché è contrassegnato da un codice indentificativo di 17 cifre che contentono l’individuazione senza alcun margine di errore. In più all’interno vi sono riportare altre informazioni importanti per la buona riuscita della procedura, come il nome e cognome del debitore, la data di scadenza e la causale del pagamento.

Non è previsto il pagamento tramite Rid bancario ovvero Rapporto Interbancario Diretto, (procedura grazie alla quale un titolare di un conto corrente bancario autorizza l’Istituto di Credito ad accettare degli addebiti riferiti a spese per prestazioni o servizi provenienti da un creditore).

Documenti richiesti per presentare la domanda

Il dipendente pubblico o statale qualora volesse ottenere un mutuo garantito dall’INPS deve presentare i seguenti documenti all’amministrazione pubblica o statale presso la quale lavora:

  • busta paga
  • modulo di presentazione della domanda
  • certificato medico attestante la buona salute del richiedente (rilasciato dal medico incaricato dall’amministrazione pubblica o dal medico dell’A.S.L.).

Se sei un dipendente pubblico in servizio dovrai presentare la richiesta del mutuo all’amministrazione di tua appartenenza. Se sei un pensionato dovrai spedire per via telematica i documenti richiesti per la richiesta del mutuo, collegandoti al sito on line dell’INPS e cercare la sezione Domande web, servizio dedicato alla richiesta di mutui e prestiti pluriennali.

Dovrai quindi accedere alla tua area riservata nel sito web dell’INPS usando il tuo Pin.

Sul portale ufficiale dell’INPS se desideri, puoi fare una simulazione che ti permetterà di calcolare a quanto ammonterà l’eventuale rata del mutuo. È bene ricordare che si tratta pur sempre di una simulazione e il calcolo serve perciò a darti un’indicazione approssimativa.

Una volta presentata la documentazione, l’INPS esaminerà il tutto e sarà sua cura comunicare l’esito al richiedente in modo da permettere allo stesso di procedere con i successivi passi per l’accensione del mutuo.

Caratteristiche degli aspiranti contraenti

Gli aspiranti contraenti di un mutuo prima casa INPS devono avere le seguenti caratteristiche:

  • Il richiedente e i membri della sua famiglia non possono essere proprietari di un’altra casa a meno che non sussistano le seguenti condizioni:
  • il contraente o i componenti della sua famiglia abbiano ricevuto per donazione inter vivos o tramite successione mortis causa un’abitazione. Tale abitazione però devono risultare libere da uso, usufrutto e abitazione da un periodo di tempo non inferiore ai cinque anni.
  • il contraente o i componenti della sua famiglia abbiano case in proprietà pari al 50% o meno di ognuna di esse, pur non essendo queste gravate da godimento.
  • nel caso in cui dopo una separazione, il proprietario di un immobile ne rimanga privo a causa dell’assegnazione dello stesso all’ex coniuge o ad altri membri della famiglia (sarà necessario documentare tale situazione fornendo la copia del provvedimento giudiziale).
  • nel caso in cui l’autorità competente dichiari lo stato inagibile della casa di proprietà in seguito ad eventi o catastrofi naturali
  • il contraente sia proprietario di un immobile insieme a persone estranee alla propria famiglia.
  • In caso di separazione di beni, se il coniuge fosse già proprietario, il mutuo INPS deve essere intestato esclusivamente all’altro coniuge.
  • In caso regime di comunione dei beni, il mutuo va invece intestato ad ambedue i coniugi ed il coniuge viene detto terzo datore di ipoteca. Ciò significa che il proprietario dell’immobile che dà il suo consenso affinché venga fatta un’iscrizione dell’ipoteca sul suo bene per garantire il rimborso del mutuo.

Caratteristiche dell’immobile in oggetto

  • L’immobile può essere comprato da:
    • un privato;
    • da un ente pubblico (anche tramite asta immobiliare);
    • da una società cooperativa.

Inoltre:

  • L’immobile non può essere un’abitazione di lusso.
  • L’immobile si deve trovare su territorio italiano.
  • L’immobile deve essere libero e disponibile.
È importante sottolineare che la casa oggetto di richiesta di mutuo sarà destinato a residenza.

Altre motivazioni per richiedere un mutuo INPS

Puoi fare domanda per un mutuo INPS oltre che per l’acquisto di una prima casa, anche per altre spese che hai intenzione di affrontare, come per esempio:

  • spese di ristrutturazione;
  • acquisto di box e posto auto;
  • iscrizione a corsi universitari, corsi post laurea e Master;
  • iscrizione a Conservatori di musica e Accademia di belle arti;
  • iscrizione a Istituti di formazione professionale.

Le caratteristiche del mutuo prima casa INPS

Come abbiamo già detto in precedenza il massimo dell’importo che può essere richiesto per un mutuo INPS prima casa ammonta a Euro 300.000.

Si può scegliere tra il tasso fisso o il tasso variabile con la possibilità di cambiarlo solo per una volta durante il periodo di ammortamento; per poter fare questo devono essere passati almeno due anni dalla data del contratto.

Il tasso d’interesse che viene applicato è agevolato, ma L’INPS ha la facoltà di aggiornarlo

La surroga del mutuo INPS

I mutui INPS possono essere soggetti alla surroga del mutuo come accade anche per gli altri tipi di mutuo.

Nel 2007 con la legge Bersani e poi in seguito con la Finanziaria del 2008 è stata introdotta la surroga o surrogazione o portabilità del mutuo che permette al contraente di trasferire senza spese aggiuntive il mutuo dalla banca che lo ha concesso ad un’altra banca che è in grado di offrire condizioni più vantaggiose.

>Il dipendente pubblico o il pensionato che intende usufruire della surroga a mutuo INPS non avrà quindi alcun costo aggiuntivo, ma potrà avere il beneficio di condizioni più vantaggiose per quello che riguarda i tassi di interesse e per ciò che riguarda il piano di ammortamento.